Continua il consueto ma mai solito appuntamento con le recensioni di libri "Eco del Libro" per il giornale multimediale "Eco di Torino", coordinato con il supporto del nostro validissimo staff del Circolo Letture Corsare
Questa è la volta di Mauro Colliandro che ci propone il libro "Il cavallo a dondolo" di Enrico Job.
Link diretto all'articolo: http://www.ecoditorino.org/recensione-il-cavallo-a-dondolo-di-job-enrico-eco-del-libro.htm
nell'articolo si legge:
Recensione: Il Cavallo a dondolo, di Enrico Job (Eco del Libro)
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03 / 05 / 2011 – Recensione numero trentuno per il settimanale appuntamento con la lettura da noi consigliata, attraverso la rubrica "Eco del Libro".
Vi proponiamo una storia d’amore, un’amore intenso, tragico e amaro. Una storia d’amore che va oltre la vita e che nella vita si è alimentata con il ricordo, anche dopo le vicende materiali del rapporto. Ambientata in parallelo tra il 1861 e il 1901, a Venezia, la storia è quella di un uomo, prima giovane e povero istitutore veneziano di nobile famiglia decaduta e poi anziano professore attanagliato dalla nostalgia.
Achille, il nome del protagonista, da giovanissimo partecipa come volontario garibaldino alla guerra d’indipendenza. Il ricordo della battaglia, del sapore della morte, ritorna. I pensieri rimangono indelebili nella sua mente, anche nei momenti più felici della sua intensa vita. Le disgrazie e le avversità economiche, con la morte del padre, fanno cadere in disgrazia la sua famiglia. La madre trova ospitalità dalla sorella e il giovane viene assunto come istitutore presso i Zanin, ricca e nobile famiglia veneziana. Si invaghisce della contessa Lia, una giovane donna dì circa trent'anni. Il ragazzo è subito preda di una passione che travolgerà anche la donna, in un rapporto intensamente erotico, ma per il ragazzo carico d'amore. Un sentimento che l'amante, affetta da ninfomania, non prova o almeno non crede di provare e nel mezzo di una vacanza lascerà lui per inseguire le sue pulsazioni erotiche. Molti anni dopo Achille sposato e padre di tre figlie, vive ancora il ricordo della splendida Lia e dell’ultimo incontro avvenuto con la donna nella stanza di un manicomio. L’anziano Achille, deluso, trova conforto e un senso alla sua vita nelle sue bambine e nell'incanto della loro giovane età. La storia arriva ai giorni nostri nella vecchia casa di campagna di Achille, dove si aggirano i fantasmi dell’uomo e della sua famiglia. Le loro voci rendono note le future felici vicende ma anche l’infelicità della figlia minore di Achille, pure lei lì, ombra come lui. Quella piccola divenuta con il tempo madre della voce narrante della storia che ha un grande desiderio, stare accanto al fantasma materno e giocare con quel cavallo a dondolo, custodito nella soffitta. Questa è la storia de “Il Cavallo a dondolo”, buon libro scritto da Enrico Job con grande eleganza. Raffinato ed elegante, dobbiamo sottolineare di Job anche la pregevole fattura stilistica nella descrizione dell’epoca, in particolare gli ambienti e i paesaggi immersi nell'Italia post risorgimentale e di inizio Novecento.
(Mauro Colliandro)
Il Cavallo a dondolo
di Enrico Job
Frassinelli
152 pagine
16 euro