Rileggendo presenta ” Il Cavallo a dondolo ” di Enrico Job . Un grande e appassionato affresco risorgimentale!

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Vi proponiamo una storia d’amore, un’amore intenso, tragico e amaro. Una storia d’amore che va oltre la vita e che nella vita si è alimenta con il ricordo anche dopo la vicende materiali del rapporto. Ambientata in parallelo tra il 1861 e il 1901, a Venezia la storia è quella di un uomo prima giovane e povero istitutore veneziano di nobile famiglia decaduta e poi anziano professore attanagliato dalla nostalgia. Achille il nome del protagonista, da giovanissimo partecipa come volontario garibaldino alla guerra d’indipendenza e il ricordo della battaglia, del sapore della morte ritorna e i ricordi sono penetranti nella sua mente anche nei momenti più felici della sua intensa vita. Le disgrazie e le avversità economiche con la morte del padre fanno cadere in disgrazia la sua famiglia. La madre trova ospitalità dalla sorella e il giovane viene assunto come istitutore presso i Zanin ricca e nobile famiglia veneziana. Si invaghisce della contessa Lia, una giovane donna dì circa trent’anni. Il ragazzo è subito preda di una passione che travolgerà anche la donna, in un rapporto intensamente erotico ma per il ragazzo carico d’amore. Un sentimento che l’amante, affetta da ninfomania, non prova o almeno non crede di provare e nel mezzo di una vacanza lascerà lui per inseguire le sue pulsazioni erotiche. Molti anni dopo Achille sposato e padre di tre figlie, vive ancora il ricordo della splendida Lia e dell’ultimo incontro avvenuto con la donna nella stanza di un manicomio. L’anziano Achille deluso trova conforto e un senso alla sua vita nelle sue bambine e nell’incanto della loro giovane età. La storia arriva ai giorni nostri nella vecchia casa di campagna di Achille dove si aggirano i fantasmi dell’uomo e della sua famiglia. Le loro voci rendono noto le future felici vicende ma anche infelicità della figlia minore di Achille, pure lei lì ombra come lui. Quella piccola divenne con il tempo madre della voce narrante della storia che non vuole sapere nulla ma vuole soltanto stare accanto a lei e giocare con quel cavallo a dondolo custodito nella soffitta. Questa è la storia di “Il Cavallo a dondolo” buon libro scritto da Enrico Job. Libro scritto con grande eleganza che sa raccontare la drammatica “educazione sentimentale” del giovane . Raffinato ed elegante dobbiamo sottolineare di Job anche la pregevole fattura stilistica nella descrizione dell’epoca particolarmente degli ambienti e paesaggi immersi nell’Italia post risorgimentale e di inizio Novecento. Dario De Vecchis

Job Enrico, “Il Cavallo a dondolo”, Frassinelli , pagg.152 16 euro

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