In occasione della serata di presentazione del libro "Mi brucia il cuore" del profugo afgano hussain nazari, condotto dalla nostra corsara Caterina Di Mauro, il nostro Circolo Letture Corsare è apparso su ECO DI TORINO
Link diretto all'articolo: http://www.ecoditorino.org/libro-mi-brucia-il-cuore-del-profugo-afgano-hussain-nazari-presentazione-a-borgaro-28-gennaio.htm
Nell'articolo si legge:
Libro ''Mi brucia il cuore'', del profugo afgano Hussain Nazari. Presentazione a Borgaro (28 gennaio)
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26 / 01 / 2011 – Presentazione libro del profugo afgano Hussain Nazari “Mi brucia il cuore” -curato da Paola Tarino, insegnante del CTP Saba di Torino-, proposta e coordinata per il Circolo Letture Corsare da Caterina Di Mauro.
E' una iniziativa quanto mai di stretta attualità e che a ben vedere potrà suscitare molta attenzione, data la presenza di un testimone diretto di quel conflitto sempre più vicino alla quotidianità della nostra nazione.
Caterina Di Mauro, anche lei insegnante, illustra il libro: “E’ la cronaca di un viaggio che si svolge materialmente nel ritorno in Afganistan, dall’Italia, di Hussain Nazari per ritrovare la madre e la sorella e condurle in Pakistan, dove potrà assicurare loro migliori condizioni di vita. Rappresenta anche un viaggio interiore in cui riemergono ricordi e testimonianze ereditate dall’ascolto degli anziani. Il racconto di viaggio viene consegnato al lettore a viva voce, direttamente trascritto dalle registrazioni verbali. Lo scriba è Paola Tarino. Il libro si trasforma in un coro a due voci che mescola le riflessioni mature, a tratti crude e dure, di un adolescente costretto a crescere in fretta per adattarsi al suo destino come un Ulisse dei giorni nostri e di un’insegnante che grazie alla capacità di ascoltare mitiga l’esperienza e la trasforma in forza emotiva togliendo di dosso al protagonista la polvere delle strade di Kabul”.
Come infatti Hussein ricorda nel libro : “…appena arrivi sopra Kabul, vedi tutta polvere, polvere, non vedi niente!”. Hussein Nazari, lo abbiamo scritto, è un ragazzo quasi ventenne che ha colpito la curatrice del libro, Paola Tarino: ”Hussein… E’ uno spilungone dallo sguardo vivace. Se ne sta dinoccolato con i suoi occhietti furbi… gesticola con eleganza e le sue lunghe braccia mi sottraggono il giornale ripiegato sotto l’ascella”.
Hussein testimonia nel libro così la sua condizione di profugo con forte saggezza “…vedendo la vita da qui, so che io sono al sicuro, non ho paura quando esco di casa e sono sicuro di tornare alla sera, questa cosa mi piace dello stare in Italia”.
Hussain Nazari è arrivato in Italia nel 2006, si è adattato a svolgere ogni tipo di lavoro avendo però la volontà ferma di chiedere il rispetto dei diritti più elementari per conservare la propria dignità. Ha negli occhi un paese abbandonato senza colori e senza musica “…ho passato sempre il tempo in guerra, non ho visto mai un concerto, non ho mai visto una festa, niente, è stato così…”. Nel cuore ha una canzone “…la vita è tutta una fatica, però un giorno noi moriremo alle soglie della speranza”.
Come bagaglio ha i ricordi, ricevuti degli anziani, di un Afganistan in cui si viveva tranquilli senza differenza tra le diverse etnie e si poteva andare a scuola. Nella mente ha la convinzione che l’Afganistan non abbia bisogno di soldati ma di gente che vada a costruire scuole ed ospedali. Il cambiamento, dice, potrà avvenire solo attraverso l’educazione alla pace delle nuove generazioni “I ragazzi che sono fuori dall’Afganistan, arrivando qui in Europa, in America, in Occidente, imparano l’amicizia. Loro possono ricostruire l’Afganistan, a patto che vogliano tornare”.
L’esperienza di vita lontana dalle proprie radici fa sì che il vissuto appaia ridimensionato “La casa mi sembrava cambiata! ..questa casa non mi sembrava così piccola” e si possa scorgere la possibilità di un cambiamento “…passerà anche questo, arriva il momento buono, ma il mio paese deve essere in mano agli afgani”.
Siamo convinti che questa proposta del Circolo Letture Corsare possa essere interessante anche perché come ricorda Caterina Di Mauro “La situazione politica dell’Afganistan ci viene riportata quasi quotidianamente dai mezzi d’informazione nella drammaticità degli eventi , ci viene mostrato “l’ultimo fatto” accaduto ma scorre parallelo alle nostre vite senza darci una visione d’insieme ed una vera interpretazione dei fatti. Il protrarsi dello stato di guerra ha costretto molti dei suoi abitanti a diventare profughi per sfuggire alla paura ed alla precarietà dei mezzi di sopravvivenza. La lettura del libro diventa l’occasione straordinaria per cambiare punto di vista, per poter riorganizzare le informazioni frammentate e ricollocarle nella storia di un paese che per situazione geografica ha suscitato spesso l’interesse delle potenze occidentali che hanno alimentato i conflitti tra le diverse etnie”. Una prorompente riflessione!
(Dario De Vecchis)
Dove?
Circolo letture Corsare
Borgaro Torinese, via Diaz 15
Quando?
venerdì 28 gennaio ore 21
Costo?
ingresso libero con degustazione gratuita di thè